Obbligo di dichiarazione all'ingresso in Italia Articolo 5 comma 3 DPCM 24.10.2020.
Si richiama lattenzione sugli obblighi di dichiarazione allingresso in Italia dallestero previsti dallarticolo 5 dellultimo DPCM sullemergenza Covid 19.
E stato prescritto che le persone che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti allingresso in una serie di Stati a maggior rischio Covid debbano comunicare obbligatoriamente, anche se asintomatiche, il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dellazienda sanitaria competente per territorio.
A seguito di approfondimenti effettuati per le vie brevi col Ministero Infrastrutture e Trasporti emerso che quella disposizione trova applicazione nei confronti di qualsiasi cittadino, senza deroga alcuna per i conducenti delle imprese nazionali.
Pur essendo chiaro che la norma non nasce per il personale viaggiante che nel DPCM gode di deroghe, il testo letterale e il combinato disposto delle norme non consente di escludere lobbligo anche per quei conducenti che lavorano nella zona transfrontaliera tra Italia e Francia, dal momento che tra gli Stati a maggior rischio previsti dal DPCM rientra anche la Francia.
Le associazioni di categoria del settore si stanno attivando per un intervento che renda meno gravosa la comunicazione, in particolare per i conducenti transfrontalieri. (Fonte Confetra)
I primi 10 Km di autostrada elettrificata
Pronto in Germania il primo tratto di rete autostradale elettrica sperimentale. I camion circoleranno in modo simile ai filobus grazie alla prima autostrada elettrica inaugurata nei pressi di Francoforte. Sono gi stati stesi i primi 10 chilometri di cavi aerei ai quali potranno collegarsi i tir ibridi realizzati grazie ai finanziamenti del governo tedesco. Il progetto, in fase di test fino al 2022, permetter di risparmiare 22.000 euro di benzina all'anno e sar esteso ad altre tre autostrade.
A causa di un elevato costo e alto livello di inquinamento del traffico ei mezzi pesanti, la Germania ha investito 70 milioni di euro nei progetti di Scania e Volkswagen per testare un nuovo sistema di trasporto su gomma totalmente ecologico, mettendo su strada i primi 15 autocarri che percorreranno l'autostrada A5 nella lunga fase di test. Saranno inaugurate presto altre due autostrade elettriche, tutte curate dalla Siemens in ogni aspetto tecnologico: a fine 2019 sar aggiornata la A1 fino al porto di Lubecca e nel 2020 sar il turno della B465, Baden-Wuttenberg.
I camion ibridi, dei "vecchi" Scania R450 modificati per l'occasione, sono dotati di pantografi posizionati dietro la cabina del guidatore: si tratta di antenne da collegare ai cavi sospesi sui tratti elettrificati delle autostrade. In tal modo i camionisti potranno viaggiare in modalit completamente elettrica e, nel frattempo, ricaricare anche le batterie. Unica condizione necessaria: bisogner viaggiare a meno di 90 km/h.
I pantografi sono anche mobili: se il camion dovesse andare in altre corsie, l'antenna si muoverebbe in modo tale da non perdere la connessione con la rete elettrica. Una volta terminato il tratto elettrificato, poi, il camion pu proseguire con le batterie cariche in modalit ibrida o totalmente elettrica.
Durante i tre anni di test sar anche monitorata la percentuale di logoramento delle batterie dei camion e, soprattutto, il risparmio effettivo in termini di denaro, emissioni e carburante. L'ambizioso piano dichiarato dalla Germania l'elettrificazione dell'80% del traffico pesante su strada e, entro il 2050, la riduzione del 95% delle emissioni di carbonio.
Anche l'Italia si muove nell'ambito delle autostrade elettrificate. Sulla A35 Brebemi, nei 6 chilometri fra i caselli di Romano di Lombardia e Calcio, saranno posizionate delle linee elettriche per consentire il passaggio di camion ibridi.
Il progetto italiano, anch'esso seguito da Scania e Siemens, prevede anche il posizionamento di pannelli solari ai lati delle corsie, in modo tale da permettere la completa autosufficienza energetica dell'autostrada, garantendo il passaggio dei camion con un impatto ecologico minimo.
Inaugurato nuovo traghetto Bluferries "TRINACRIA"
Messina, 22 novembre 2018
stata inaugurata questa mattina nel porto di Messina la nuova nave Trinacria di Bluferries, controllata di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), per il servizio di traghettamento nello Stretto.
Lunga 104 metri e larga 18 metri, sar operativa da dicembre 2018 e offrir servizi per il trasporto di passeggeri e merci tra Messina e Villa San Giovanni.
Al taglio del nastro della nuova nave hanno partecipato Domenico Battaglia Consigliere Regione Calabria, Giovanni Siclari sindaco di Villa San Giovanni, Cateno De Luca sindaco di Messina, Claudia Cattani Presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani Presidente di Bluferries e Giuseppe Scium Amministratore Delegato di Bluferries.
La nave traghetto pu trasportare fino a 400 persone e un massimo di 23 tir o 150 autoveicoli. Realizzata in Grecia dalla Ocean Freedom Shipping Company, Trinacria si caratterizza per i consumi di carburante ridotti del 30% e per le emissioni di CO2 inferiori del 50%.
Gli arredi interni sono stati pensati per garantire ai viaggiatori il massimo comfort. Il ponte-salone, caratterizzato da spazi ampi e luminosi, dotato anche di una zona bar e ospita 285 posti a sedere, con tre postazioni dedicate alle persone a ridotta mobilit (PRM). Altre sedute sono presenti allesterno, divise tra poppa e prua.
Linvestimento economico di 14,5 milioni di euro, autofinanziati da Bluferries.
Larrivo della nuova nave conferma limpegno e la grande attenzione del Gruppo FS Italiane e di RFI per la navigazione nello Stretto di Messina e, pi in generale, per il Sud.
Nel 2020 Bluferries completer il rinnovo della flotta navale con larrivo di unaltra nave traghetto.
Difetti strutturali e concorrenza sleale nei trasporti
Il nostro Paese soffre una ridotta produttivit sistemica e una scarsa competitivit verso il resto d'Europa. Causa principale rappresentata dai difetti strutturali, primi fra tutti quelli che riguardano i trasporti e la logistica.
Un' analisi condivisa dall'Anita, l'associazione che rappresenta imprese di autotrasporto merci e logistica evidenzia che, nonostante L'Italia sia il secondo paese manifatturiero d'Europa, non riesce a migliorare le performance logistiche. Un caso: pur riuscendo i nostri porti a intercettare i traffici di lungo raggio con il Far East, dobbiamo fare i conti con il congestionamento delle aree portuali e retroportuali, che genera ritardi nei trasporti ed aumento dei costi.
Altro grave problema la scarsa sostenibilit dell'autotrasporto non facendosi rispettare il principio "chi meno inquina, meno paga", in base al quale andrebbero premiate le aziende che impegnano veicoli pi puliti. Auspicando a diventare un Pese logistico, necessario, secondo Conftrasporto, sostenere il settore dell'autotrasporto, che movimenta il 60,2% delle merci prodotte in Italia.
Una pi equa fiscalit sarebbe quindi indispensabile in un paese come L'Italia, dove l'incidenza fiscale sul gasolio per autotrazione tra le pi alte d'Europa (60,6% rispetto ad una media europea del 55,9%, situazione appesantita dalle accise sui carburanti che in Italia pesano per circa 62 centesimi a litro.
Il sospetto che questa tassazione eccessiva sia tra i motivi determinanti di perdita di quota di traffico merci per gli operatori italiani. Infatti sulle nostre strade circolano mezzi provenienti dall'estero, spesso pi inquinanti e con accise inferiori. Tra il 2006 e il 2016 il traffico merci su gomma delle imprese dell'Est da e verso l'Italia cresciuto del 190%, causa un minor costo del lavoro (di circa 2/3 inferiore rispetto a quello di un'impresa italiana e su una pressione fiscale inferiore. Non solo: l'eccessiva tassazione in Italia costituisce un freno al rinnovo del parco circolante con mezzi pi sicuri e meno inquinanti.
La sfida della sostenibilit pu essere vinta solo attraverso un'intesa tra Governo e imprese che privilegi quelle che competono in Europa, che investono in automezzi di ultima generazione ed inoltre, altro punto fondamentale alla base di una maggiore sostenibilit del trasporto, lo sviluppo dell' intermodalit, del trasferimento cio di quote sempre maggiori di merci dalla strada alla ferrovia o alle cosiddette autostrade del mare.